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Sardegna: 1,5 miliardi in campo per lo sviluppo tecnologico delle Pmi

Un accordo triennale e un piano da un miliardo e mezzo di euro per consentire alle aziende sarde di sfruttare le diverse opportunità di Industria 4.0. Quasi una sfida per il mondo delle imprese sarde che, anche se su livelli inferiori alla media nazionale, mostrano un grado di utilizzo delle tecnologie Itc in miglioramento. La cifra messa a disposizione, su un plafond nazionale di 90 miliardi. Per i promotori dell’iniziativa lo sviluppo di Industria 4.0 e il “relativo Piano del Governo” possono essere la strada per recuperare competitività e per creare nuovi posti di lavoro grazie a elevate competenze, nuovi modelli di business e tecnologie innovative.

Un percorso che, a sentire gli addetti ai lavori, è necessario avviare subito perché le tecnologie sottostanti Industry 4.0 necessitano di 10-15 anni per raggiungere la completa maturità nel mercato ed essere pienamente efficienti.

Le Pmi sarde, come quelle italiane, devono allinearsi ai livelli di competitività e produttività europei ed a tal fine devono essere sostenute da distretti e filiere riprogettate in ottica di ecosistemi digitali. La nostra Associazione ha pertanto recentemente presentato all’Assessorato Regionale della Programmazione la proposta di costituire, anche nella nostra regione, tra i primi in Italia, lo sportello “Digital Innovation Hub” proprio per il raggiungimento di tali obiettivi. L’accordo si basa su quattro pilastri: Ecosistemi di imprese e integrazione di business; Finanza per la crescita; Capitale umano; Nuova imprenditorialità.