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Studi di settore, le regole 2018

Regole per le imprese in contabilità semplificata, nuova modulistica, correttivi e novità: sono tutte le informazioni contenute nella circolare 14/2018 dell’Agenzia delle Entrate sugli studi di settore, giunti all’ultimo anno di applicazione.

In teoria, gli indicatori sintetici del reddito dovevano lasciare posto, già da quest’anno, ai nuovi indici di affidabilità fiscale ISA, che invece debutteranno nel 2019. Quindi, per questo 2018, con riferimento all’anno fiscale 2017, continuano ad applicarsi gli studi di settore.

La circolare contiene tutte le indicazioni utili per applicare correttamente gli studi di settore con il regime di cassa, seguendo la nuova metodologia elaborata per il 2017 che prevede precisi elementi correttivi e comprende anche il valore delle rimanenze finali di magazzino, che vanno dichiarate nel modello (valore iniziale e valore finale). Per questi contribuenti sono stati elaborati i seguenti correttivi:

  • strutturale di “cassa”,
  • di “cassa” relativo alle vendite verso soggetti Iva (comprese quelle con applicazione del reverse charge e quelle nei confronti delle pubbliche amministrazioni),
  • di “cassa” relativo alle vendite nei confronti delle pubbliche amministrazioni e degli altri soggetti di cui al comma 1-bis dell’articolo 17-ter del Dpr 600/1973,
  • settoriali di “cassa”,
  • territoriali di “cassa”.

I modelli e le istruzioni relativi ad attività per le quali sono approvati studi di settore applicabili ai contribuenti esercenti attività d’impresa sono stati integrati con la nuova sezione “Ulteriori informazioni – imprese in regime di contabilità semplificata“, composta dai righi da F41 a F44.

Per quanto riguarda il regime premiale (articolo 10 dl 201/2011), è previsto per 155 studi di settore (i riferimenti sono contenuti nel provvedimento delle Entrate del primo giugno 2018).